Grand Hotel Royal Lavalle 570,
Esq Florida
Buenos Aires 20-01-1953
Mamma e Babbo Cari.
Sono due sere che rientrando all’Hotel domando sempre se c’è posta. Finora nulla è arrivato. Non sono in pensiero per voi miei cari, vorrei solo saper se vi siete tranquillizzati per il mio viaggio, che come vi ho scritto è stato bellissimo.
Oggi abbiamo smesso presto di lavorare e ho appena fatto un bel bagno. Sento un po’ nostalgia della mia casa e delle mie abitudini, ma non crediate che mi trovi male.
Qui c’è un clima tropicale, pioggia e sole, si suda molto. Si dorme in città, proprio al centro di Buenos Aires e il circuito, la carrera come la chiamano qui, si trova a 35 km fuori città. Ci facciamo un’ora di viaggio al mattino e uno alla sera per rientrare, ma lo facciamo in macchina: qui fanno a gara per darci un passaggio.
Come saprete di già domenica abbiamo ottenuto una magnifica vittoria, ma abbiamo dovuto faticare molto per difendere i corridori dall’assalto della folla. Sono fanatici tremendi questi. Sapete anche che c’è stato un grave incidente. Morti e feriti, ma lo hanno voluto loro. Per fortuna Farina è rimasto incolume. Io sto bene, tra noi non si è ferito nessuno e in quanto al mangiare non c’è male.
La prossima e ultima gara l’abbiamo il 2 febbraio e poi il ritorno a casa. Alcuni partiranno subito dopo la corsa, altri, fra cui io, partiranno dopo una settimana. Vi informerò riguardo al giorno del mio arrivo.
Vorrei sapere com’è lì a casa, immagino neve, freddo e strade impraticabili. Amedea (sua fidanzata e sua futura moglie e mia madre) è venuta a trovarvi? Aveva detto che veniva. Fatele una affettuosa accoglienza, è tanto sensibile.
Aspetto sempre vostre notizie. In attesa vi saluto e affettuosamente vi bacio.
Vostro Bruno.
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