martedì 22 dicembre 2009
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Bruno Solmi, nato nel1927, e' stato componente del primo nucleo della squadra corse Ferrari. Ha passato la vita a seguire le corse automobilistiche tra gli anni 50 e 70. E' morto nel 1984. Era appena andato in pensione. La storia della Ferrari vista dal suo interno.
Bruno Solmi nasce nel 1927 a Torre Maina di Maranello. Nel primo dopoguerra, dopo qualche mese passato sui monti come partigiano, entra a far aprte della prima squadra corse Ferrari come cambista. In vent'anni di viaggi a seguito delle corse ha lasciato un enorme patrimonio di lettere, foto, cartoline, appunti e oggetti raccolti, oltre alle memorie dei suoi racconti, che io qui voglio condividere.
Enrico Solmi
era il 18 settembre del 1945 e a quell'epoca Ferrari costruiva delle macchine utensili, ma la passione per le corse d'auto di Enzo era grande e cosi decise di creare una sua scuderia. Prese un piccolo capannone che ora è al centro della grande fabbrica, e scelse 3 motoristi, 3 cambisti, 4 telaisti montatori,un saldatore, un generico, e un carrozzaio, e io ero uno di quelli, eravamo tutti di Maranello tranne il carrozzaio che era di Modena».
Queste persone che scrissero la leggenda Ferrari rimasero anche l'ossatura della scuderia, e questi erano, come ci dice Vecchi: «I motoristi, Adelmo Marchetti, Eudemio Rossi, Senezio Nicolini, il generico Giuseppe Montanari, che diventerà il responsabile del reparto motori, i cambisti Edgardo Frigeri, Bruno Solmi, Raimondo Salvarani, i telaisti montatori, io Emer Vecchi, i fratelli Carlo e Adone Amadessi, Pasquale Cassani, il saldatore Gino Siningardi e il carrozzaio Eduardo Govoni, infine il progettista Gioacchino Colombo, che sarà il papà del 12 cilindri che è stato sempre il cavallo di battaglia usato dalla scuderia in tutte le salse, ma usato poi da tutti.
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